Domenica, tarda mattinata di mare seduta al bar all'aperto a fare colazione. Accanto a me un paio di coppie del tipo "romano verace" sulla 40ina, la stazza che si avvicina al quintale e lo supera a grandi falcate esibendo il dito medio, parlano di vacanze raccontando con fierezza e soddisfazione di come a New York siano andati a comprare un fornelletto elettrico per cucinarsi nella camera i tortellini burro e parmigiano (portati ovviamente da casa), della fortuna che hanno avuto nel riuscire a trovare a Parigi un ristorante italiano con il personale italiano che gli servisse il prosciutto di Parma e di quanto fosse bello il villaggio vacanze a Santo Domingo dove c'era l'animazione tutta Made in Italy come appunto (non sia mai il contrario), la cucina.
Lo so, sarò monotona a ripeterlo ogni anno, ma io credo che certa gente non dovrebbe proprio alzare i propri piedoni inciabattati dal divano piazzato davanti alla tv eternamente sintonizzata sulle partite di calcio. Al massimo per una botta de vita farsi qualche gita che sò, ai Castelli Romani, a Montecatini Terme, a Ladispoli, o mete simili con tutto il rispetto per queste località. Lo dico per loro, che farsi tutte ste ore di aereo nonché spendere diverse migliaia di euro per andare a cercare tutto quello che hanno qui non mi sembra un'idea per niente geniale.
Ad ogni modo, nel frattempo ho cambiato tavolino.
lunedì 3 agosto 2009
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2 commenti:
non potrei essere più d'accordo con te!
anche quando le condizioni di vita sono "distanti" o "difficili" la bellezza di andare in un altro paese è proprio quella di sperimentare di perdersi in un altro mondo di confondersi con lo sfondo nuovo...poi ognuno vive alla sua maniera ma io proprio questi "turisti" non li capisco....
ma scusa, cosa raccontano al cognato altrimenti? :-PPP
Fu
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