Giorni tristi, questi. Non starò qui a fare la solita retorica o i discorsetti "da bar", però alle volte alcuni accadimenti si concatenano. E non so perché, ma a concatenarsi non sono mai quelli positivi.
Venerdi scorso ho avuto la terribile notizia della scomparsa prematura di un collega, di un amico. Un fulmine a ciel sereno.
Poi, dopo il fulmine, la terra che trema. E si muove ancora. Sembra quasi che sia la paura di tutte quelle persone che ora tremano tutte insieme, a non farla fermare.
Le inevitabili domande sulla precarietà della vita si susseguono nella testa.
Piccoli, come insetti su di una foglia mossa dal vento. Così ci si sente.
Stamattina mentre cercavo un numero nella rubrica del mio cellulare é comparso anche quello del mio collega.
Che sensazione strana, vedere tra una lista di persone il numero di qualcuno che "non c'é più". Sai che se chiami sarà spento, per sempre. Come lui.
O forse no.
Per chi come me non ha religione, non resta che aggrapparsi ai dubbi.
giovedì 9 aprile 2009
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2 commenti:
Mi spiace leggere che a tristezza si somma tristezza , ti auguro che il periodo passi e comincino ad arrivare notizie positive
Grazie Barbara :)
Come dicevo, alle volte le circostanze si sommano.
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